Incubo nella mensa di Nuraxinieddu, cuoco a processo per stalking

L’incubo nella mensa di Nuraxinieddu.

La mensa dell’Istituto Don Deodato Meloni a Nuraxinieddu, solitamente luogo di preparazione di pasti per studenti e personale scolastico, è diventata teatro di un vero e proprio incubo per B. M. C., che ha denunciato per atti persecutori e stalking il cuoco G. C., 55 anni, originario di Ula Tirso e residente a Oristano.

Continui insulti e provocazioni.

La situazione, secondo quanto emerso nel processo davanti al giudice monocratico, era tutt’altro che serena. B. M. C. ha descritto un ambiente di lavoro teso e ostile. Caratterizzato da continui insulti e provocazioni da parte del collega. Le tensioni sembravano essere state alimentate da un comportamento ostruzionistico da parte di G. C., che avrebbe persino sabotato la preparazione dei pasti e causato sprechi di cibo.

Cibo bruciato e sprecato nella mensa di Nuraxinieddu.

Secondo la testimonianza di B. M. C., il collega avrebbe cercato in vari modi di danneggiare il suo lavoro, accendendo i fornelli di nascosto dopo che lei li aveva spenti e provocando la bruciatura delle pietanze. Anche i dirigenti scolastici hanno confermato il clima poco sereno all’interno della mensa.

Clima ostile tra colleghi.

La difesa di G. C. mira a ribaltare la situazione, sostenendo che il cuoco sarebbe stato vittima di un’opposizione organizzata da parte dei colleghi. Ciò a causa della sua precisione e rispetto delle norme. Secondo la difesa, non sarebbe stato un caso di uno contro tutti, ma un tutti contro uno, in cui la maggioranza avrebbe preso di mira l’anello debole della catena.

Nuove udienze nelle prossime settimane.

Il processo è ancora in corso e molte udienze e testimonianze sono attese per le prossime settimane. Resta da vedere come si evolverà la situazione e quale sarà l’esito finale di questa vicenda, che ha gettato un’ombra su un luogo solitamente associato all’educazione e alla condivisione.