Sbarco di pale eoliche nel porto di Oristano: “Stop agli speculatori”

Lo sbarco di pale eoliche nel porto di Oristano.

Questa mattina, intorno alle 7, un imponente cargo con bandiera portoghese ha fatto il suo ingresso nel porto di Oristano, trasportando un carico di pale eoliche. L’arrivo di questo materiale suscita interrogativi sul suo utilizzo futuro. Non è chiaro se sarà destinato alla manutenzione degli impianti esistenti o all’installazione di nuovi parchi eolici. La nave, proveniente da Las Palmas, nelle Canarie, è di proprietà della compagnia United Heavy Lift GmbH & Co. KG, una delle principali società di trasporti marittimi nel settore.

All’orizzonte nuovi parchi eolici in Sardegna.

Le pale eoliche potrebbero essere destinate sia a interventi di sostituzione e manutenzione degli impianti già operativi, sia alla creazione di nuovi parchi eolici. Tuttavia, al momento non si dispone di dettagli sulla destinazione esatta della merce approdata in Sardegna.

La protesta del sindaco di Villanovaforru.

A rendere noto l’arrivo del cargo è stato il sindaco di Villanovaforru, Maurizio Onnis, noto per il suo impegno nella tutela dell’ambiente e nella lotta contro la speculazione energetica delle grandi multinazionali nell’Isola. Le sue parole hanno sollevato domande sulla sostenibilità e sull’impatto ambientale di eventuali nuovi progetti energetici nella regione.

“Giganteschi rotori di pala eolica: vedete quanto sono grandi? Si chiacchiera, si chiacchiera, mentre questi fanno. E noi a guardare – commenta il Onnis -. A chi dice che la nave è alle Mauritius, in Olanda eccetera: io non ho un ‘cuggino’ laggiù che mi trasmetta immagini e filmati, mentre conosco diverse persone a Oristano. A chi dice che sono pezzi di ricambio: bisogna vedere. E comunque il problema resta. Perché parliamo comunque di impianti industriali che estraggono materia prima dalla Sardegna e ci fanno sopra enormi quantità di soldi, alle nostre spalle. A chi dice che queste pale sostituiscono i fossili: sul punto, la politica sarda e italiana è ondivaga. E comunque io mi batto prima di tutto contro la speculazione”.