L’arcivescovo di Oristano nega le accuse dell’ex seminarista.
L’arcivescovo metropolita di Oristano, monsignor Roberto Carboni, ha deciso di intervenire pubblicamente riguardo le recenti accuse mosse dall’ex seminarista Pierpaolo Brunzu. Quest’ultimo, che ha abbandonato il seminario alcuni mesi fa, ha dichiarato che Carboni avrebbe influenzato negativamente la sua possibilità di lavorare come insegnante di religione. Fatto che renderebbe impossibile la sua carriera nel settore dell’istruzione religiosa. Brunzu sostiene altresì che monsignor Carboni lo abbia punito per aver abbandonato la vita sacerdotale, volendo scoraggiare chiunque seguisse il suo esempio.
L’arcivescovo smentisce di aver punito l’ex seminarista.
“Non c’è stata nessuna punizione – fa sapere monsignor Carboni -. Il seminarista Pier Paolo Brunzu non è stato punito dall’arcivescovo o da altri a causa della sua richiesta di dimissione dall’Ordine del Diaconato. La sua scelta, libera e autonoma, è stata accolta, rispettata e accompagnata nel modo migliore, come l’interessato potrà testimoniare. Mai alcun componente della Curia, e tantomeno l’arcivescovo hanno hanno pensato o dichiarato di ritenere ‘l’abbandono del seminario da parte del signor Brunzu, una colpa tale da giustificare una punizione così severa’. Queste affermazioni non sono vere”.
Nei giorni scorsi l’attacco di Pierpaolo Brunzu.
Nei giorni scorsi, tuttavia, l’ex seminarista Pierpaolo Brunzu aveva affermato il contrario: “Come già tanti sanno ad aprile decisi di interrompere il cammino verso il sacerdozio, per il semplice motivo che non ero più felice con quel tipo di vita. Quando espressi la mia volontà all’arcivescovo Roberto Carboni, mi presentò semplicemente la conseguenza che avrei perso l’idoneità all’insegnamento della religione cattolica, perché secondo lui, davo scandalo con la scelta di lasciare il cammino. Per tre anni ho insegnato in una scuola primaria senza alcun problema e adesso che non sono più utile alla diocesi mi viene tolta la possibilità di adoperare gli anni di studio svolti all’università”.
Non è mai stato revocato l’incarico di insegnare religione.
L’arcivescovo chiarisce che all’ex seminarista non è mai stato revocato l’incarico di insegnare religione. “Egli ha concluso l’insegnamento della Religione Cattolica, che ha esercitato per alcuni anni in una scuola paritaria di Oristano, gestito da Consacrate, dando egli stesso le dimissioni, anche in ragione del fatto che le Consacrate non avrebbero più potuto, a causa dell’esiguo numero di alunni, mantenere un professore esterno. Le cattedre di insegnamento alla Religione Cattolica, come dovrebbe esser ben noto, sono regolamentate da normative ministeriali attualmente in vigore.
“L’accesso all’insegnamento tiene conto di precisi requisiti accademici e di studio previa presentazione di apposita candidatura all’Ufficio Scuola delle Diocesi – chiarisce anche il monsignore -. Al momento, nessuna candidatura all’insegnamento della Religione cattolica è pervenuta dal signor Pier Paolo Brunzu. Di conseguenza, il sig. Brunzu non risulta iscritto a nessuna lista di assegnatari di cattedra. Quando presenterà la domanda all’Ufficio Scuola dell’Arcidiocesi, la sua richiesta sarà valutata con equità e senza pregiudizi, secondo i criteri applicati a tutte le domande, tra cui la presenza dei titoli necessari, l’abilitazione all’insegnamento e la disponibilità di cattedre a cui assegnare il richiedente”.