I carabinieri di Oristano ricordano il collega Umberto Erriu

L’anniversario dell’omicidio del carabiniere Umberto Erriu.

Ieri mattina, nei Giardini Pubblici di Via Messina, si è svolta la cerimonia solenne per commemorare il 36° anniversario dall’uccisione per mano armata del carabiniere Umberto Erriu. Egli è stato insignito della Medaglia d’Oro al Valor Civile e della Medaglia d’Oro di Vittima del Terrorismo “alla Memoria”, dopo essere caduto in un vile agguato perpetrato dalla feroce organizzazione criminale nota come “Banda della Uno Bianca”.

La banda della Uno Bianca.

La banda della Uno Bianca, operante nell’Emilia-Romagna e nelle Marche tra il 1987 e il 1994, è responsabile di 103 crimini, principalmente rapine a mano armata, che hanno causato la morte di 24 persone e il ferimento di altre 114.

Presenti le massime autorità militari.

All’evento hanno partecipato il comandante provinciale dei carabinieri, il vicario del Prefetto di Oristano, il rappresentante del sindaco di Oristano e i vertici delle Forze di Polizia Provinciali. Tra gli ospiti speciali c’erano i familiari del militare defunto: la madre Maria Vitalia Cabiddu, vedova di Erriu, la sorella Maddalena e il fratello Salvatorangelo.

Chi era Umberto Erriu.

Umberto Erriu, nato ad Oristano il 21 gennaio 1964, proveniva da una famiglia con una forte tradizione militare. Entrato nell’Arma nel 1984, ha servito presso il Centro Sportivo Carabinieri di Bologna come atleta di livello nazionale, il 2° BTG Liguria di Genova e la stazione carabinieri di Castel Maggiore (BO). Era non solo un bravo studente, ma anche un eccellente mezzofondista, allenandosi quotidianamente presso il Campo di atletica della città Arborense.

L’omicidio dei carabinieri Umberto Erriu e Cataldo Stasi.

Il 20 aprile 1988, Umberto Erriu e il collega carabiniere Cataldo Stasi persero la vita in un tragico episodio avvenuto in un parcheggio a Castel Maggiore, vicino a Bologna. Erriu e Stasi avevano fermato un’auto con a bordo tre membri della banda Uno Bianca per un controllo. Durante la perlustrazione in via Gramsci, intorno alle 22:15, notarono tre uomini sospetti a bordo di una Uno Bianca parcheggiata vicino alla Coop. Scesi dall’Alfetta, furono vittime di un attacco a fuoco brutale e spietato: un’aggressione che li colse di sorpresa. Nonostante le ferite gravi, i due giovani carabinieri, Umberto Erriu e Cataldo Stasi, poco più che ventenni, mostrarono un coraggio straordinario, sacrificando le loro vite per il dovere.

L’intitolazione delle caserme.

In memoria di Umberto Erriu, sono state dedicate le caserme della Compagnia e della stazione carabinieri di Molinella (BO), della stazione carabinieri di Simaxis, e le sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Oristano e di Quartu Sant’Elena. Erriu riposa nel cimitero di Oristano.

Una targa vicino al monumento commemorativo.

A Oristano, nei giardini pubblici di via Messina, è stata eretta una targa accanto a un monumento commemorativo a lui dedicato. La targa reca la scritta: “Giardini Umberto Erriu (1964 – 1988) Carabiniere – Medaglia d’oro al Valor Civile – Fedele al suo compito, servì generosamente l’Italia, immolando la sua giovane esistenza”.

Il tributo dell’Arma dei carabinieri.

Con un caloroso e affettuoso tributo, l’Arma dei Carabinieri ha reso omaggio al carabiniere Umberto Erriu e alla sua famiglia. Il comandante provinciale ha rivolto parole di gratitudine ai presenti che hanno contribuito a preservare il ricordo di questo eroe militare. Erriu ha sacrificato la sua vita mentre svolgeva il suo dovere per il bene degli italiani, servendo il suo Paese con dedizione per garantire giustizia. È importante ricordare il suo sacrificio anche oggi, a distanza di 36 anni, poiché ciò dimostra l’importanza di non dimenticare un punto di riferimento così significativo per l’intera comunità. La sua vita è un esempio di sacrificio e impegno civico che si desidera trasmettere alle future generazioni.

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